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Per anni il multitasking è stato considerato un vero e proprio superpotere.

Nell’era della produttività, riuscire a gestire più compiti contemporaneamente è da sempre visto come un enorme vantaggio competitivo a tal punto da diventare un vero e proprio plus, una voce importantissima da inserire nel CV. Ma cosa succede davvero al nostro cervello quando cerchiamo di fare tutto insieme?

Il cervello umano non è nato per il multitasking

Diversi studi [fonti citate a fine articolo!] dimostrano che il nostro cervello non è strutturato per svolgere più attività complesse allo stesso tempo. Quello che chiamiamo multitasking è, in realtà, un rapido passaggio da un compito all’altro (task-switching), un processo che porta a un inevitabile calo di efficienza. Secondo una ricerca della Stanford University, le persone che si considerano “multitasker” abituali hanno performance peggiori nei test di memoria e di attenzione rispetto a chi si concentra su un compito alla volta. Il cervello fatica a filtrare le informazioni irrilevanti, portando a una maggiore distrazione e a un lavoro meno accurato.

Un altro studio, stavolta dell’Università di Londra, ha persino dimostrato che il multitasking abbassa il QI temporaneamente, in una misura comparabile a una notte intera senza sonno!

Il prezzo del multitasking: meno produttività, più stress

Un'analisi condotta dall'American Psychological Association evidenzia come il multitasking possa in realtà ridurre l’efficienza fino al 40%. Ogni volta che passiamo da un’attività all’altra, il cervello impiega infatti fra i 2 e i 4 secondi per riadattarsi. Questo significa che, invece di guadagnare tempo, ne perdiamo continuamente.

Ma il costo non è solo in termini di performance: il multitasking è anche un catalizzatore di stress e un acceleratore della sindrome da burnout. Quando il cervello è costretto a gestire stimoli multipli, aumenta la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, portando a maggiore affaticamento mentale e riduzione della soglia di attenzione. Un’indagine dell’Harvard Business Review ha rivelato che i professionisti che praticano abitualmente il multitasking sperimentano livelli più elevati di ansia e insoddisfazione lavorativa, con il 30% in più di probabilità di sentirsi sopraffatti.

Allora perché continuiamo a credere che il multitasking funzioni?

Il motivo per cui il multitasking è ancora così diffuso è che ci dà l’illusione di essere più produttivi. La nostra mente confonde l’iperattività con l’efficienza: sentiamo di fare tanto, ma in realtà lo stiamo facendo male. Le notifiche continue, le riunioni in multitasking, le email aperte mentre scriviamo un report: tutto questo crea la sensazione di essere operativi, ma in realtà stiamo solo riducendo la nostra capacità di concentrazione.

Dal multitasking al “monotasking”: il potere della mindfulness

Cosa possiamo fare per invertire questa tendenza? La soluzione è semplice, ma potente: il monotasking. Significa allenarsi a fare una cosa alla volta, portando la massima attenzione su ciò che stiamo svolgendo.

In azienda, questo si traduce in pratiche come:

✅ Lavorare in blocchi di tempo definiti (tecnica del Pomodoro)

Disattivare le notifiche per limitare le distrazioni

✅ Introdurre momenti di mindfulness per ricalibrare l’attenzione (basta una velocissima pratica come quella dello S.T.O.P.!)

✅ Strutturare meeting e email con maggiore chiarezza per ridurre l’overload cognitivo

Il risultato?

Maggiore chiarezza mentale, più qualità nel lavoro e meno stress. Il multitasking non è una competenza da migliorare, ma un’abitudine da abbandonare. In un’epoca in cui il tempo è la risorsa più preziosa, imparare a gestirlo con consapevolezza può fare la differenza tra il burnout e una vita lavorativa soddisfacente. Se vuoi migliorare la tua produttività senza sacrificare il benessere, inizia a praticare la mindfulness anche nelle piccole scelte quotidiane. Perché la vera efficienza non sta nel fare di più, ma nel fare meglio.


Vuoi liberarti dal multitasking e migliorare il tuo focus? In MindfulNest aiutiamo professionisti e aziende a sviluppare una mente più lucida e produttiva attraverso la mindfulness. Scopri come allenare la tua attenzione, ridurre lo stress e lavorare con maggiore chiarezza. Contattaci per una consulenza o scopri i nostri percorsi di mindfulness per il mondo del lavoro.


Fonti citate:

Stanford University - Studio sul multitasking e le performance cognitive

🔗 https://news.stanford.edu/2009/08/24/multitask-research-study-082409/


University of London - Multitasking e riduzione del QI

🔗 https://www.verywellmind.com/multitasking-2795003


American Psychological Association - Il multitasking riduce l’efficienza fino al 40%

🔗 https://www.apa.org/research/action/multitask


Harvard Business Review - Il multitasking aumenta il rischio di stress e ansia

🔗 https://hbr.org/2010/06/you-cant-multi-task-so-stop-tr


Tecnica del Pomodoro e gestione del tempo

🔗 https://francescocirillo.com/pages/pomodoro-technique

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